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Gergo IT: Trovare un Work Around

Il nostro amico Elvis ci ha chiesto di continuare la serie di articoli dedicata al gergo IT,

parliamo allora di un'azione che si trova ad intraprendere spesso chi è alle prese con dei malfunzionamenti: il work around (wa). Tradotto dall'inglese, il termine significa aggirare, già, ma aggirare cosa? Un problema. Premesso che nell'ambito dell'ITSM (Information Technology Service Management, gestione di un servizio informatico) il termine problem ha una significato ben preciso (ma ne parleremo in altri articoli), ogni qual volta si verifichi un guasto, sia hardware che software, sia fisico che applicativo, l'obiettivo è sempre quello di ripristinare al più presto il normale funzionamento del sistema/servizio IT. La fase di troubleshooting (risoluzione dei problemi) può richiedere diverso tempo, ed in generale, deve sempre rispettare dei tempi contrattualmente prestabiliti col cliente e scritti nel cosiddetto SLA (Service Level Agreement, accordo sul livello di servizio, lo approfondiremo in futuro). Ma se durante il troubleshooting l'utente è bloccato e dunque impossibilitato a svolgere la sua attività (trovandosi di fronte ad un guasto bloccante), allora entra prepotentemente il gioco il concetto di work around, ovvero trovare un'azione od una serie di azioni che possano in qualche modo aggirare momentaneamente il problema, garantendo ugualmente l'operatività degli utenti. Poniamo il caso in cui il sistema informatico di un pronto soccorso (nel quale vengono schedati tutti i pazienti durante la fase di accettazione) smetta di funzionare, il motivo è un guasto di rete. Che farà l'utente (in questo caso l'infermiere)? Non prenderà più i dati dei pazienti che nel frattempo arriveranno al pronto soccorso? Impossibile! Fintanto ché il guasto alla rete non verrà risolto, occorre trovare un modo per aggirare il problema, occorre trovare un work around, ad esempio: il programma di inserimento dati può funzionare anche offline, il computer dell'utente può essere "switchato" (spostato) su un'altra connessione o l'utente può cambiare postazione e spostarsi su una funzionante; insomma, l'importante è che l'utente possa continuare a svolgere la sua operatività. A tal fine, un buon work around è sempre un'azione a basso costo (in termini operativi, non economici), facile e veloce da attuare, senza particolari oneri a carico di utente e fornitore IT. In conclusione, in ambito IT support, ogni volta ci si trovi di fronte ad una segnalazione d'anomalia bloccante da parte di un utente e qualora la problematica non sia facilmente risolvibile, è bene valutare sempre la possibilità di adottare un buon work around.


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