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  • Immagine del redattoreElvis Informatico

L'informatica è frustrazione!

"Error: Path not found!",

"Error: NullPointerException",

"Critical: Unrecoverable Exception".

Leggi sopra e provi un solo sentimento: frustrazione!

Per quanto gli utenti di tutto il mondo possano stressarsi appresso alla tecnologia, tale livello di stress non si avvicinerà mai a quello che riesce a provare un informatico.

Sistemista, Sviluppatore o Tester che sia, chi lavora attivamente nell'IT è quotidianamente con le mani in pasta tra errori, warning ed eccezioni non gestite. Un vero informatico sa perfettamente che nulla andrà liscio, che ci saranno calendari da tirar giù, improperi d'ogni genere e strilli ad ogni call, fa parte del gioco. Avviso ai naviganti: se si è alle prime armi con l'informatica, lasciate ogni speranza (di riuscirci al primo colpo!) voi ch'entrate!

Mi azzardo anche a dire che poche realtà lavorative riescono a garantire un livello di frustrazione così alto, forse in ambito medico, aerospaziale o simili; ma ci son giornate informatiche in cui non esiste alcun clic che non sia seguito da un messaggio d'errore, a sua volta seguito da bestemmie in serie. Chi si avvicina a questo mondo, sappia che nulla andrà liscio al primo colpo, che si tratti dell'installazione di un piccolo tool o del rilascio di un'intera infrastruttura. Proprio in questi giorni sono alle prese con un bellissimo corso di Tuning SQL Oracle, che consiglio vivamente a tutti (seguite la mia pagina Facebook); beh, non avete idea dei casini che ho combinato per riuscire ad importare il dump dell'esercitazione nel mio DB... Convinto di un'incompatibilità fra versioni, ho installato ben due DBMS Oracle diversi, che pesano svariati GB l'uno e mi hanno già saturato lo spazio disco del mio plasticotto aziendale (sarebbe quel catorcio del pc del lavoro...). Alla fine, dopo diverse bestemmie sono arrivato a capire che non era un problema di versioning, semplicemente di file corrotti durante il download, ed ora mi tocca disinstallare metà pc e ripristinare una buona metà delle variabili d'ambiente...

Però, quando finalmente si arriva al traguardo, quando magicamente tutto comincia a girare, la soddisfazione è indescrivibile e forse l'essenza dell'informatica sta proprio tutta lì. Questo mondo è in grado di farci scendere negli abissi più profondi della nostra autostima, per poi spararci sulla vetta dell'Everest in un istante, credendoci Dio. L'informatica ci insegna ogni giorno la fatica, il sacrificio, la determinazione, la concentrazione, lo studio, la preparazione, ci fa sudare ogni più piccola cosa, ci insegna che nulla è scontato e che bisogna essere in grado di prevedere tutto, anche se è praticamente impossibile.

Questo è proprio il senso che si cela dietro quelle risposte vaghe ed aleatorie che gli informatici regalano quando gli si chiede "quanto ci vuole?" o "quando sarà pronto?". Impossibile dirlo, impossibile fare delle stime esatte, c'è sempre un "buffer" d'imprevedibilità da considerare, c'è sempre qualche doverosa premessa da fare usando preamboli quali "se tutto andrà bene" o "se non ci dovessero essere problemi". Cari clienti, è così! Fatevene, ora e per sempre, una santa ragione! Noi informatici dobbiamo fare sempre i conti con l'imponderabile, soprattutto oggi, che viviamo in un mondo di micro-servizi in cui ogni software è sviluppato da 3-4 aziende diverse. L'informatico insomma, è abituato costantemente a fare i conti con la frustrazione, sempre... E credetemi, è proprio la frustrazione che vi farà crescere. Che siate "smart" oppure no, in proporzioni e momenti diversi, proverete sempre tanta frustrazione ed imparerete a sfidarla, a vincerla, a superarla, la differenza tra chi farà strada e chi no è proprio tutta lì: mai arrendersi alla frustrazione. Se vi arrendete facilmente, allora questo mondo non è ciò che fa per voi, dovrete combattere giorno e notte per crescere e superare tutti gli ostacoli e gli imprevisti (che son davvero tanti).

Chi abita questo mondo informatico soffre tutti i giorni, chi crede che basterà un corso per diventare dei professionisti stimati può anche ritirarsi subito. Nel mercato sempre più inflazionato in cui viviamo ci sono n-mila aziende disposte a venderci fumo negli occhi, con corsi di formazione e certificazioni spacciati per successo e benessere economico, basta pagare moneta. Ovviamente non è assolutamente vero, non basta mica un corso, non ne bastano dieci né cento, perché oltre alla teoria c'è anche la pratica: se non metti in pratica quel che studi è come non aver studiato affatto, tempo "zero" e avrai ben presto rimosso tutto. Se per preparare una torta bastasse una ricetta non avremmo fior fior di chef stellati a deliziare i nostri palati, io per primo non saprei montare nemmeno della panna, proprio perché non ho mai fatto pratica, perché non mi sono sporcato le mani, ma soprattutto non ho sperimentato quel sentimento di delusione quando il risultato non rispetta le aspettative che ci eravamo immaginati. In conclusione dunque, cari informatici in erba, preparatevi a soffrire, l'informatica è frustrazione! Ma la frustrazione è proprio ciò che vi farà crescere! La frustrazione è l'unico modo per crescere! Preparatevi a sporcarvi le mani, a rifare le cose più e più volte prima di capire, a sbattere la testa, a sentirvi degli incapaci! la differenza sarà tra chi si arrenderà e chi insisterà, solo questi ultimi saranno felici! Solo i frustrati saranno realmente felici...



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