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Lavoro & social network: mix letale

Aggiornamento: 22 mag 2020

Che figata i social network, ma quanto sono divertenti? Quanto sono utili? Quanto li usiamo? E soprattutto: quando li usiamo? Ormai siamo tutti online: dai bambini(!), ai genitori, persino ai nonni. Insomma, la quasi totalità del mondo occidentalizzato utilizza social network, e lo fa nei modi più disparati: chi per lavoro, chi per conoscere nuove persone, chi per restare in contatto con amici e parenti lontani, chi per giocare online. Spesso, i pareri sui social network sono opposti: c'è chi non ne può fare a meno e chi li detesta e bistratta. Come tutte le cose, la verità è sempre nel mezzo: non si può certo negare quanto siano utili i social network per restare in contatto coi nostri cari dall'altra parte del mondo, o quanto siano potenti per svolgere attività di promozione, marketing ed indagini di mercato. Così come non si può negare quanto una larga fetta di utenti si sia costruita una seconda vita, parallela a quella reale, dove mostrare foto ritoccate e millantare lusso, comfort ed un sano ed invidiabile stile di vita, sperando di trovare una scorciatoia al duro percorso di crescita della propria autostima (che coi social non ha nulla a che vedere). Il segreto del successo di queste nuove piattaforme, sta nel fatto che sono entrate a far parte delle nostre azioni quotidiane, molto più delle precedenti abitudini, pensiamo alla televisione: quante volte l'accendiamo oggi? Quante volte l'accendevamo prima dell'avvento di internet e dei social? Molto, molto di più, con la differenza che, un tempo, per vedere la tv dovevi stare necessariamente a casa o davanti ad un televisore per l'appunto, mentre con gli smartphone i social sono sempre con te, in ogni momento ed in qualunque posto. È proprio questo che ci frega, questo uso ormai spontaneo e quotidiano, quello scorrere continuamente il pollice sul telefono per scrollare la nostra bacheca, lo possiamo fare quando vogliamo, persino quando lavoriamo! Anzi, soprattutto quando lavoriamo! Già, dal momento che il lavoro occupa almeno il 50% del nostro tempo e che ci viene naturale scrollare bacheche, siamo fregati: possiamo usare i social anche quando lavoriamo. Ma il punto non è essere online, ma essere attivi: condividere, mettere like, partecipare ad eventi; tutto questo viene visto dagli altri utenti, dagli amici degli amici, insomma, qualcun altro oltre a noi (e potremmo non sapere chi...) sa che stiamo perdendo tempo sui social anziché lavorare, ed anche se riusciamo ugualmente a produrre, ogni pretesto è buono per esser richiamati al dovere. Un altro potenziale errore, è infatti quello di avere i propri colleghi e persino i datori di lavoro tra i nostri contatti social: non fatelo mai! A meno che non vi fidiate ciecamente, offrite semplicemente il fianco ad un ulteriore controllo della vostra vita durante le ore lavorative. Per non parlare di chi addirittura condivide foto scattate sul posto di lavoro, è vero, viene spontaneo e lo fanno tutti, ma state pur certi che se avete colleghi con cui non andate d'accordo, quella foto si può rivelare un pesantissimo autogol, inoltre potreste aver incluso persone, oggetti od addirittura loghi senza alcuna autorizzazione ed essere passibili di richiamo ufficiale, quando va bene. Magari tutto questo potrebbe sembrare "terrorismo", ma non è così, se riuscite a lavorare e

social-izzare serenamente, buon per voi, ma è bene non dare mai nulla per scontato ed esser sempre consapevoli di quello che stiamo facendo, ne va della nostra carriera.




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