Quante volte si ha la sensazione che il proprio lavoro non venga visto e valutato come vorremmo? Quante volte si pensa di aver fatto molto di più di quello che viene riconosciuto? È una sensazione sgradevole pensare di non esser sufficientemente considerati, nonostante il proprio impegno. Ora, molti potranno pensare che forse ci si sopravvaluti ed è importante infatti restare sempre umili e sforzarsi di guardare con il massimo grado di oggettività il proprio lavoro, soprattutto, è importante inquadrarlo per bene all'interno della catena di lavoro e dell'intera squadra. Bisogna capire quali sono gli effetti delle nostre azioni quotidiane, senza trascurare nulla, perchè spesso siamo noi i primi a non vedere cosa stiamo facendo. Telefonate, mail, riunioni, caffè, sono tutti importanti mezzi di comunicazione che permettono di avvicinarsi insieme all'obiettivo, creando un clima collaborativo e costruttivo tra i vari attori, specialmente per chi lavora dal cliente. Ma attenzione, anche quando parliamo davanti ad un caffè di come risolvere un problema, stiamo lavorando, lo stesso vale quando rispondiamo ad una telefonata mentre ceniamo o siamo addirittura in ferie, ed è fondamentale rendersene conto, noi per primi. Mai dare per scontato qualcosa nel lavoro, niente è scontato, è bene ricordarsene sempre, perchè se siamo noi i primi a farlo, be', figuriamoci i nostri colleghi... Detto questo, è pur vero che non sempre il nostro lavoro può esser costantemente seguito dai nostri colleghi e superiori, vi sono poi moltissime attività di contorno che vengono svolte quotidianamente, complementari alla nostra mansione primaria, che permettono di aumentare sensibilmente la qualità del prodotto finale. Per consuntivare il lavoro dei propri dipendenti, molte aziende utilizzano dei software gestionali, spesso portali web in cui il lavoratore può comunicare all'azienda quanto tempo ha speso su ogni attività , ma di fatto l'unica informazione inseribile è il tempo impiegato, che non è affatto un indicatore di qualità del lavoro. Quindi, come "loggare" il proprio lavoro? Come comunicare al GdL (gruppo di lavoro) tutto ciò che stiamo facendo? Spieghiamo intanto l'etimologia dell'inglesismo "loggare", questo termine deriva dall'inglese log, che letteralmente significa tronco di legno, ma rimanendo nell'ambito IT (information technology), sta a significare l'attività di registrazione/scrittura di tutte le operazioni effettuate generalmente da un software. Ogni applicazione, "scrive" tutto ciò che fa su un file di log, che servirà poi a chi la gestice per effettuare analisi, risolvere bug, monitorare performance eccetera. Analogamente, quando lavoriamo abbiamo bisogno di registrare la nostra attività , ciò serve non solo a noi, ma soprattutto a far vedere all'azienda od al cliente come e quanto lavoriamo. Avere quindi un proprio diario personale (che sia cartaceo o su file) su cui scrivere tutto ciò che facciamo durante la nostra giornata lavorativa è utilissimo per imparare a vedere il nostro operato ed accorgerci che non siamo soltanto sviluppatori (produttori di codice), funzionali (produttori di specifiche) od installatori di software, ma molto, molto di più. Scopriremo probabilmente di essere dei veri e propri manager, in grado di gestire attività non soltanto tecniche, ma anche gestionali e decisionali, ci accorgeremo che la nostra giornata ci porta continuamente proprio a prendere decisioni, a lavorare per il gruppo e non soltanto per noi stessi. Per far vedere tutto questo al GdL, dobbiamo saperlo comunicare, usando un po' tutti i canali comunicativi, partendo dalle mail e passando per messaggi e telefonate, avendo la sensibilità di non essere né eccessivi né superflui, ma sempre efficaci per il team. A fine anno forse, si sarà raccolto abbastanza materiale da poter esser visti da tutti ed aumentare la propria reputazione e considerazione, con tutte le conseguenze (positive e negative) del caso.